Cos’è?
Si tratta di una malattia oculare caratterizzata dal sollevamento della zona centrale della retina a causa dell’accumulo di liquido sieroso. Per essere più esatti, si verifica l’innalzamento di uno strato retinico intermedio (il neuro-epitelio) nella regione maculare, originato da un travaso di siero (essudazione vascolare). In genere il sesso maschile tra i 30 e i 50 anni di età è quello più colpito; molto spesso coinvolge entrambi gli occhi, ma il più delle volte non contemporaneamente.
Cause
Sulle cause che determinano la sierosa centrale non si hanno dati certi. Un elemento però significativo, che accomuna quasi tutti i pazienti affetti da questa patologia, è che la sua insorgenza sembrerebbe favorita dello stress in persone particolarmente attive e competitive.
Sintomi
Riduzione dell’acuità visiva, sensazione di velo dinanzi agli occhi, con annebbiamento visivo e distorsione delle immagini. Spesso si ha l’impressione di guardare attraverso una “goccia d’acqua”.
Diagnosi
L’esame della vista può risultare alterato. È importante, quindi, sottoporsi a un esame del fondo oculare. La fluorangiografia e l’OCT permettono di individuare l’area di lesione con quadri spesso caratteristici. Il liquido che si è accumulato tra gli strati retinici può riassorbirsi spontaneamente entro alcuni mesi e si può recuperare l’originaria acuità visiva, ma è importante farsi seguire da uno specialista che possa prescrivere gli esami più opportuni, monitorando così lo stato di salute della retina.
erapia
Non vi è un protocollo terapeutico specifico, perché nessun trattamento medico sino ad oggi si è dimostrato sempre valido. In passato terapie a base di cortisone, betabloccanti ovvero diuretici sono andate per la maggiore, ma si sono dimostrate non del tutto efficaci. Attualmente la letteratura medico-scientifica riporta buoni risultati ottenuti con la fotocoagulazione laser, che andrebbe ad agire proprio sul punto di perdita; ma questa eventualità, data la buona prognosi, deve essere valutata da parte dell’oculista con molta attenzione e in casi particolari.
Scheda a cura dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.