Il cheratocono è una malattia relativamente comune (50 casi su 100.000), in cui la cornea centrale o paracentrale subisce un progressivo assottigliamento ed una graduale deformazione, così la cornea assume la forma di un cono (vedi figura).
L’ereditarietà non è comune né prevedibile, ma una familiarità positiva è stata riportata nel 6-8% dei casi. I parenti di primo grado clinicamente sani presentano più frequentemente delle alterazioni topografiche subcliniche associabili al cheratocono rispetto alla popolazione generale.
Il CROSS-LINKING CORNEALE
Il Cross Linking Corneale viene utilizzato per rinforzare la cornea in caso di tale patologia.
Il Cross-Linking Corneale è un intervento para-chirurgico “a bassa invasività”, indicato per il trattamento del cheratocono. Questa malattia degenerativa dell’occhio è caratterizzata da un indebolimento progressivo della cornea che, nel tempo, conduce all’assottigliamento della stessa. Nel tempo, il cheratocono conduce ad uno sfiancamento: essendo meno resistente, la superficie corneale – normalmente rotonda – protrude verso l’esterno ed assume una caratteristica forma a cono.
Il Cross-Linking prevede la creazione di legami tra le fibre collagene dello stroma. La procedura sfrutta l’effetto combinato della riboflavina (vitamina B2) e dei raggi ultravioletti, con l’obiettivo di aumentare la connessione tra le fibre e la loro resistenza meccanica.
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