Blefarospasmo

Il BLEFAROSPASMO è un particolare tipo di contrazione muscolare involontaria caratterizzato da spasmi persistenti o ripetitivi del muscolo orbicolare, una condizione in cui si presenta una chiusura involontaria delle palpebre. È un problema molto diffuso che può presentarsi in diverse forme, alcune più lievi ed altre più gravi.

I sintomi iniziali relativi al blefarospasmo possono essere pesantezza delle palpebre, dolore o tensione intorno agli occhi, è quasi sempre bilaterale ed ha una frequenza maggiore negli anziani.
Nella sua forma più grave i pazienti affetto da blefarospasmo possono arrivare all’inabilità visiva, essendo in grado di vedere solo tra uno spasmo e l’altro.

Il blefarospasmo può svilupparsi spontaneamente senza alcun fattore precipitante noto o essere ereditato.

Il blefarospasmo è una condizione neurologica che appartiene al gruppo di disturbi noti come distonie, variabili per sintomi, cause, decorso e trattamenti. Le distonie sono generalmente caratterizzate da contrazioni muscolari involontarie, che costringono il corpo a movimenti e posture anormali e, talvolta, dolorose.

In alcuni casi è stato notato che i pazienti affetti da blefarospasmo hanno familiari con distonia che colpiscono diverse aree del corpo.

In tale patologia può essere utile migliorare il metabolismo delle fibre muscolari, specificamente a livello del muscolo orbicolare, oltre che aiutare il paziente a superare gli stati di affaticamento che spesso si associano all’attacco di blefarospasmo.

Il paziente glaucomatoso in trattamento con inibitori dell’anidrasi carbonica, topici e sistemici, può andare incontro a una deplezione di ioni potassio e magnesio che si manifesta con affaticamento oculare.

In concomitanza con un trattamento con antiidrasici diventa importante integrare le eventuali carenze elettrolitiche e favorire la produzione di energia a livello delle fibre muscolari.

La terapia sicuramente più efficace nel trattamento del blefarospasmo è la tossina botulinica che viene iniettata in piccole dosi a livello della palpebra, solitamente in 3 o 4 punti, in modo da indebolire leggermente il muscolo orbicolare delle palpebre e fare così in modo che involontariamente non si contragga più.

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