Blefarite

Cosa vuol dire Blefarite?

Il termine blefarite deriva dal greco “blefaros” che vuol dire “palpebra”: il termine in -iteindica che si tratta di una condizione infiammatoria a carico di questa struttura destinata alla protezione dell’occhio.

La blefarite è l’infiammazione che riguarda il bordo palpebrale, cioè quella zona di transizione tra lo strato cutaneo (esterno a contatto con l’ambiente) e lo strato congiuntivale (interno rivolto verso la superficie oculare) della palpebra.

Il bordo palpebrale è caratterizzato da ciglia, che contribuiscono alla funzione protettiva, e da ghiandole, tra cui quelle di Meibomio preposte alla produzione del meibomium: un sebo speciale che entra nella composizione del film lacrimale, pellicola che nutre, riveste e mantiene costantemente umida la superficie oculare, specialmente la cornea.

Quindi ogni disturbo delle palpebre si ripercuote inevitabilmente sulla salute dell’occhio: spesso l’infiammazione si estende alla congiuntiva, può essere associata ad alterazioni del film lacrimale, e nei casi più gravi può coinvolgere la cornea.

Occorre pertanto cercare di mantenere l’apparato palpebrale sempre perfettamente efficiente.

Sulla base di quanto detto, è opportuno dedicare alle palpebre lo stesso impegno quotidiano che dedichiamo, ad esempio, all’igiene e alla cura dei denti o di altre parti del corpo.

blefarite
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Quali sono i segni dell’infiammazione?

Le prime manifestazioni sono sensazione di corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione e sensibilità alla luce. Sono presenti prurito, arrossamento e gonfiore dei margini palpebrali.

Si può inoltre osservare la formazione di croste intorno alle ciglia, di scaglie, di iperseborrea, iperemia e secchezza oculare.

Occorre però tenere presente che le blefariti sono caratterizzate da una notevole variabilità individuale.

Quali sono le cause delle Blefariti?

Innumerevoli sono i fattori che possono favorire l’instaurarsi di uno stato infiammatorio del bordo palpebrale e spesso si tratta di cause correlate con la vita di tutti i giorni:

  • Fattori Ambientali, come l’esposizione ad ambienti irritanti, fumosi o polverosi, troppo secchi, esposizione ai raggi UV;
  • Uso eccessivo delle lenti a contatto;
  • Affaticamento visivo, come il prolungato utilizzo del computer, smartphone ed altri dispositivi;
  • Malattie della pelle, come l’acne rosacea, dermatite seborroica o malattie infiammatorie croniche intestinali, diabete;
  • Infezioni batteriche locali
  • TRUCCO, come l’allergia ai componenti dei cosmetici

Quali sono le conseguenze della Blefarite?

Le blefariti sono forme estremamente fastidiose che tendono a diventare croniche e a presentarsi periodicamente. Se non trattate correttamente, possono compromettere una buona qualità di vita, provocando complicazioni come: orzaiolocalazioperdita delle cigliacongiuntiviti ricorrenti.

Cosa fare in caso di Blefarite

È rigorosamente vietato sfregare o stropicciare le palpebre con le mani.

Ecco alcune buone regole da osservare accuratamente:

  • Tenere puliti margine palpebrale e ciglia con un trattamento locale idoneo (l’acqua non basta);
  • Lavare le palpebre al mattino e alla sera utilizzando detergenti oculari appositamente studiati;
  • Evitare l’uso di prodotti irritanti contenenti detergenti aggressivi, conservanti e profumi;
  • Non ricorrere a colliri e pomate se non espressamente prescritti dall’oculista.

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È bene non trascurare queste norme anche quando si è fuori casa (esistono prodotti sterili monouso pronti) e abituarsi a una quotidiana igiene palpebrale per evitare il rischio di recidive. Affidandosi agli specialisti e alla loro esperienza, si evita il rischio di commettere errori che possono compromettere la salute e il buon funzionamento degli occhi.