Miopia

Che cos’è la miopia?
La miopia è un errore di refrazione. Ciò vuol dire che l’occhio non devia (rifrange) la luce correttamente e non consente, quindi, una percezione nitida dele immagini. Quando si è miopi, si vede abbastanza bene da vicino (dipende dalla miopia!) ma si vede male da lontano.

La miopia è una condizione comune che colpisce quasi il 25 per cento della popolazione. Nelle forme più diffuse (miopia media o lieve) è un disturbo dell’occhio legato alle difficoltà di messa a fuoco: non può essere considerato una vera e propria malattia.

La miopia nei bambini
La miopia ereditaria è generalmente diagnosticata nei bambini quando hanno tra gli otto e i dodici anni di età. Durante l’adolescenza, quando il corpo cresce più rapidamente, la miopia tende a peggiorare. Dopo i vent’anni, di solito, le variazioni della miopia sono minime o nulle. Seppur di rado, la miopia può cominciare anche in età adulta, ma si tratta quasi sempre di forme molto lievi.

Miopia elevata

Una miopia patologica è la miopia elevata (superiore alle 7-8 diottrie), che può comportare alterazioni retiniche che compromettono la qualità visiva. La miopia elevata si stabilizza in genere tra 20 ed i 30 anni di età. Una miopia elevata può essere corretta con occhiali, con lenti a contatto o con un intervento di chirurgia refrattiva (valutando prima l’idoneità del paziente all’intervento).

I pazienti affetti da miopia hanno un rischio maggiore di sviluppare un distacco di retina. Noi oculisti, tramite l’esame del fondo oculare, possiamo riconoscere i segni premonitori del distacco della retina, ed informare il paziente sugli eventuali rischi presenti. Se la retina si stacca ed il fenomeno viene diagnosticato tempestivamente, si può procedere alla riparazione del danno tramite uno specifico intervento chirurgico. E’ importante sottoporsi a visite oculistiche periodiche per riconoscere le alterazioni retiniche che possono portare ad un distacco. Quando riconosciamo queste alterazioni, le trattiamo con la fotocoagulazione laser per evitare che possano ulteriormente degenerare e comportare l’insorgenza di un distacco di retina.

I miopi elevati hanno un rischio superiore alla media di sviluppare il glaucoma e la cataratta.

Le cause della miopia

Per consentire ai nostri occhi per vedere, i raggi di luce devono essere deviati dalla cornea e dal cristallino per potersi focalizzare sulla retina, che è lo strato di cellule fotosensibili che riveste la parte interna dell’occhio. La retina, ricevuta l’immagine formata da raggi luminosi, la invia al cervello attraverso il nervo ottico.

La miopia si verifica quando l’occhio è più lungo del normale o quando la cornea (la parte anteriore e trasparente dell’occhio) è troppo curva. In questi casi, i raggi di luce sono focalizzati davanti alla retina e non su di essa. E’ questo il meccanismo che permette di distinguere nitidamente gli oggetti vicini, mentre gli oggetti distanti appaiono sfocati.

I sintomi della miopia

Fra i sintomi della miopia possiamo annoverare l’affaticamento visivo, il mal di testa e lo strabismo ma, più di tutti, il segno classico della miopia è la difficoltà a vedere nitidamente gli oggetti lontani, come ad esempio i cartelli stradali o la lavagna a scuola.

L’età più a rischio per l’insorgenza della miopia è l’adolescenza, nell’epoca di maggiore sviluppo corporale.

La diagnosi di miopia

Noi oculisti possiamo identificare la miopia nel corso di una visita oculistica di routine. La presenza o meno di miopia, infatti, viene diagnosticata tramite un semplice esame della vista, durante il quale viene richiesto al paziente di leggere le lettere su un tabellone posto all’estremità opposta della stanza.

Esistono, poi, altri metodi che ci consentono una valutazione oggettiva della miopia, a prescindere dalle risposte che ci fornisce il paziente durante l’esame della vista. Ciò è particolarmente utile quando si esegue l’esame della vista nei bambini, che possono dare delle risposte inaffidabili.

In alcuni casi possiamo utilizzare uno strumento particolare che si chiama forottero, che misura i vizi di refrazione ed aiuta a trovare più rapidamente la correzione giusta per il paziente in esame.

Trattamento della miopia

Non c’è un “metodo migliore” per correggere la miopia. La correzione più appropriata dipende dalle esigenze del paziente e dallo stile di vita che si conduce. E’ utile che il paziente parli di ciò con l’oculista che esegue la visita, in modo da trovare la soluzione migliore più utile per sé stesso.

Occhiali da vista o lenti a contatto sono i metodi più comuni per correggere i sintomi della miopia. Le lenti determinano un riorientamento dei raggi luminosi in modo che possano convergere precisamente sulla retina, compensando le alterazioni anatomiche dell’occhio miope. Gli occhiali e le lenti a contatto, inoltre, possono anche svolgere una funzione protettiva nei confronti dei raggi ultravioletti (UV). Ciò contribuisce a riorientare i raggi luminosi sulla retina, compensando le alterazioni anatomiche dell’occhio che hanno determinato la miopia. Occhiali e lenti a contatto possono anche aiutare a proteggere gli occhi dai dannosi raggi ultravioletti (UV).

In molti casi, inoltre, si può decidere di correggere la miopia con la LASIK o con altri sistemi di chirurgia refrattiva. Queste procedure chirurgiche sono utilizzate per correggere o migliorare la visione modificando la conformazione della cornea consentendo, quindi, una migliore “messa a fuoco” degli occhi. Altre tecniche, come gli impianti di lenti fachiche, determinano lo stesso effetto mediante l’inserimento di un piccolissimo cristallino artificiale (simile ad una lente a contatto) all’interno dell’occhio.

Qualcuno può aver sentito parlare di un procedimento noto come ortocheratologia per il trattamento della miopia. Questo sistema, non chirurgico, si avvale di particolari lenti a contatto rigide che hanno lo scopo di appiattire la cornea e ridurre gradualmente, così, l’errore di refrazione. Ma il miglioramento della vista che si ottiene con l’ortocheratologia è temporaneo: una volta che viene interrotto l’uso di queste lenti, la cornea riprende la sua forma originaria, e ritorna la miopia.