GLAUCOMA

Con l’attuale miglioramento terapeutico, i pazienti con glaucoma non si trovano più ad affrontare quello che prima sarebbe stato un inevitabile percorso verso la cecità. Per essi, infatti, preservare la visione dipende dal consultare un oculista al momento giusto e seguire attentamente il piano terapeutico ed i controlli prescritti.

Nonostante ciò, però, il glaucoma rimane una delle principali cause di cecità prevenibile perché spesso non viene diagnosticato in tempo: circa la metà delle persone che hanno la malattia non sono consapevoli di averla.

Il glaucoma può subdolamente danneggiare l’occhio ed il nervo ottico, ben prima che una persona possa avvertire dei problemi di vista. Ciò che è grave è che il danno, una volta che si verifica, non può più essere recuperato. Come è vero per altre malattie croniche, il sostegno alle famiglie a partire dalla prima diagnosi in poi fa una differenza di fondamentale importanza nel trattamento del paziente.

Quando un paziente viene da solo agli appuntamenti, sappiamo per esperienza che per lui (o per lei) sarà più difficile seguire con scrupolo la terapia. Se almeno un membro della famiglia è coinvolto, il paziente sarà molto meno incline a dimenticare il proprio collirio o avere altre defaillance che possano aumentare il rischio di cecità. I membri della famiglia possono aiutare un anziano ad istituire uno schema terapeutico che si adatti alla sua routine quotidiana e insegnare ad auto-somministrarsi collirio. Molto importanti sono anche l’ascolto empatico e la compagnia, visto che gli studi dimostrano che i pazienti depressi o isolati hanno meno probabilità di aderire al trattamento. A volte un anziano potrebbe solo aver bisogno di un passaggio dal medico che gli possa fare la prescrizione del farmaco salva-vista!

Quando si aiuta un membro della famiglia affetto da glaucoma, ci si ricorda di prestare attenzione al proprio aumentato rischio di malattia. Ogni adulto che ha una storia familiare di glaucoma dovrebbe avere essere sottoposto a visita oculistica per escludere il rischio di glaucoma. Il dottor G. A., paziente del dottor Pascotto, ha effettuato un check-up alcuni anni fa, quando a sua sorella era stato diagnosticato un glaucoma precoce. Nonostante la somministrazione di colliri anti-glaucoma, il dr. G. A. continuava ad avere la pressione intraoculare (indicatore chiave per il glaucoma) troppo elevata. Il dottor Pascotto ha quindi effettuato un intervento combinato di chirurgia del glaucoma e cataratta, e il dottor G.A. ora controlla il suo glaucoma con un singolo farmaco.

Nei rari casi in cui il glaucoma colpisce i bambini, il sostegno della famiglia è essenziale. Ad un giovane paziente del dottor Pascotto, Paolo, è stato diagnosticato il glaucoma ad 11 anni. Ora, Paolo ha 16 anni, si è sottoposto a diversi interventi chirurgici, utilizza farmaci tutti i giorni, e si trova ad affrontare una vita in cui deve gestire la malattia con una qualità visiva limitata. Oltre a giovarsi del supporto dei genitori e dei parenti stretti con i quali, però, non condivide “nulla” della propria malattia, Paolo è in contatto on-line con gruppi di pazienti con cui condividere informazioni e da cui ricevere la comprensione per il proprio stato di disagio.

Gruppi di sostegno per il glaucoma ed informazioni per i pazienti e per le loro famiglie si possono trovare anche on-line: clicca qui.

Come parte della campagna di prevenzione, il Centro Oculistico Pascotto consiglia agli adulti senza segni o fattori di rischio per le malattie degli occhi di effettuare un check-up oculistico completo a 40 anni – età in cui i segni precoci della malattia e dei cambiamenti della visione possono iniziare a manifestarsi. Sulla base dei risultati del primo check-up, l’oculista potrà indicare gli intervalli necessari per gli esami e le visite di controllo. Per le persone di qualsiasi età che avvertono dei sintomi o che sono a rischio di malattie degli occhi, come ad esempio quelli con una storia familiare di glaucoma o altri problemi a carico dell’apparato visivo, il Centro raccomanda che chiedano al proprio oculista la frequenza con cui gli occhi devono essere esaminati.

Cos’è il Glaucoma

Il glaucoma danneggia il nervo ottico, che trasmette le immagini al cervello. Quando il glaucoma peggiora, degenerano anche le cellule della retina – una speciale struttura degli occhi sensibile alla luce – e ciò riduce ulteriormente la capacità del nervo ottico di raccogliere informazioni visive per il cervello.
Nella forma più comune della malattia, il glaucoma primitivo ad angolo aperto, il primo sintomo è spesso il restringimento della visione periferica, seguito dalla comparsa di altre aree vuote nel campo visivo. I sintomi della meno comune, ma più pericolosa, forma acuta (glaucoma ad angolo chiuso) comprendono:

  • visione offuscata
  • dolore oculare
  • grave cefalea
  • aloni colorati tipo arcobaleno intorno alle luci
  • nausea
  • vomito.

Chiunque percepisca questi sintomi deve essere subito sottoposto a visita oculistica.

Cos’è il Centro Oculistico Pascotto

Il Centro Oculistico Pascotto si occupa della Salute degli Occhi nella sua più ampia accezione, dall’impegno per la prevenzione delle malattie croniche alla ricerca per le migliori opzioni terapeutiche per le malattie oculari e per la correzione chirurgica dei difetti refrattivi (es, miopia, astigmatismo, ipermetropia).

Alla salute degli occhi provvedono le cosiddette “tre O”: ottici, ortottisti ed oculisti. E’ l’oculista, medico degli occhi, che può trattare di tutto: le malattie e le lesioni agli occhi, ed eseguire gli interventi chirurgici agli occhi.

Una placchetta d’oro per combattere il glaucoma

Una nuova tecnica chirurgica per intervenire sul glaucoma

Introducendo chirurgicamente una minuscola placca d’oro nell’occhio, si facilita il deflusso degli umori acquei che sono responsabili dell’aumento della pressione e dei danni che ne conseguono alla retina e al nervo ottico.

Questa nuova tecnica risolve molte problematiche causate dalla precedentemente metodologia operatoria, richiede un intervento chirurgicamente delicato ma che dura in tutto un quarto d’ora e consente una riabilitazione molto veloce. Terapia antibiotica di pochi giorni e – dopo un paio di settimane – non è più neppure necessario usare il collirio.

La Trabeculoplastica Selettiva con Laser (SLT) riduce la pressione degli occhi in maniera costante dopo ogni trattamento

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DANA POINT, California – Convegno dell’American Glaucoma Society — In uno studio sulla Trabeculoplastica Selettiva con Laser (SLT), è stato dimostrato che tale metodo terapeutico non solo è ripetibile, ma determina anche simili riduzioni della pressione oculare dopo ogni trattamento.

La SLT è definita “selettiva” perché agisce solo sulle cellule pigmentate del “trabecolato sclero-corneale”, la struttura oculare responsabile dell’aumento della pressione degli occhi.

L’energia termica non si diffonde ai tessuti adiacenti grazie alla breve durata degli impulsi del laser e, quindi, non si produce nessun effetto fotocoagulativo e nessuna cicatrice. Dato che non si produce nessuna cicatrice, fenomeno che accade invece con la Trabeculoplastica con Laser ad Argon (ALT), c’è sempre la possibilità di un ritrattamento, che è invece controindicato per la ALT.

In uno studio effettuato su 137 pazienti affetti da glaucoma ad angolo aperto, il primo trattamento di SLT su 360° ha avuto l’effetto di ridurre la pressione interna degli occhi di almeno 3 mmHg per oltre sei mesi e, quando l’effetto è terminato, è stato eseguito un nuovo trattamento su 360°.

La pressione interna degli occhi antecedente il primo trattamento di SLT era mediamente di 20.3 mmHg. Dopo il trattamento, la pressione media è stata di 16.3 mmHg al 6° mese e di 16.4 mmHg al 12° mese. Prima del secondo trattamento con SLT, la pressione media era di 19.4 mmHg e diventava 16.3 mmHg dopo sei mesi e 16.7 mmHg dopo 12 mesi.

In questo gruppo di pazienti, quindi, si è dimostrato che l’SLT è ripetibile ed efficace

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